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I vocalizzi, i segnali emessi con il corpo, i messaggi olfattivi e quelli feromonali permettono al gatto di “orientarsi” nell’ambiente e allo stesso tempo rappresentano il mezzo di comunicazione con i propri simili e gli esseri umani.
Suoni e messaggi del corpo
I piccoli felini utilizzano un’ampia gamma di suoni: i trilli, i miao sommessi e “gridati”, i soffi, i ringhi, gli “sputi” consentono al gatto di trasmettere emozioni e desideri. Il trillo, per esempio, è emesso per salutare un membro della famiglia mentre soffi, ringhi e “sputi” indicano che il piccolo felino è spaventato o arrabbiato.
Il gatto comunica le proprie emozioni anche con il corpo. Per esempio, il diametro della pupilla, la posizione delle orecchie, la tensione dei muscoli, il movimento della coda indicano se il piccolo felino è rilassato, ha paura o è arrabbiato.
Quando il piccolo felino è tranquillo, la pupilla ha un diametro ridotto, le orecchie cadono morbide ai lati della testa, la muscolatura del corpo è rilassata e la coda immobile.
La pupilla dilatata, le orecchie basse, il corpo raccolto e la coda bassa e gonfia testimoniano, invece, che il gatto ha paura. Lo “scodinzolio” sembra indicare l’irritazione del piccolo felino mentre la coda tenuta in posizione verticale è un segnale di “saluto” diretto ai componenti della famiglia, umani o animali che siano.
I feromoni e le graffiature
Il gatto secerne numerosi feromoni ma fino a oggi ben pochi sono stati identificati e studiati. Mamma gatta, dopo qualche giorno dal parto, produce dalle ghiandole poste tra le mammelle un feromone che rilassa e rassicura i gattini (feromone di appagamento).
Le graffiature sono una combinazione di segnali visivi (le tracce lasciate dai graffi) e feromonali (i feromoni prodotti dalle ghiandole poste tra le dita). Il gatto le realizza con le mani (dall’alto verso il basso o orizzontalmente) nei pressi di un luogo di riposo (per esempio il divano o le sedie della cucina) o di passaggio tra l’interno e l’esterno dell’abitazione (per esempio lo stipite della porta – finestra.
I feromoni facciali sono deposti dal gatto mediante lo sfregamento della parte laterale del viso (dagli angoli della bocca fino alla zona di cute senza pelo posta a livello delle tempie) sugli oggetti (per esempio le gambe del tavolo e delle sedie) e sugli esseri viventi (per esempio i membri umani e non della famiglia). Così facendo, il gatto li esplora e li conosce: oggetti ed esseri viventi non rappresentano più un pericolo!
I feromoni secreti dai sacchi anali e dalle ghiandole poste nei cuscinetti plantari delle mani e dei piedi trasmettono un segnale di allarme: la percezione di queste molecole da parte del gatto provoca evitamento e fuga. Per questo è necessario lavare accuratamente con acqua e sapone neutro il trasportino dopo ogni viaggio così da asportare i feromoni di allarme.
Autore: Sabrina Giussani
Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale
Diplomato Medico Veterinario Comportamentalista ENVF
Master in Etologia applicata e Benessere animale
Past President SISCA